Laboratorio di Diagnostica Istopatologica

Laboratorio con Sistema di Gestione Qualità UNI EN ISO 9001:2015 certificato da Kiwa Cermet per le attività di analisi per conto terzi.

Inserito nella sezione di Anatomia Patologica del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, il laboratorio effettua attività di diagnostica e ricerca istopatologica, con particolare riferimento alla diagnostica oncologica degli animali d’affezione.

Emergenza Covid-19 – Attività laboratoriale conto terzi

In relazione alla situazione di pericolo venutasi a creare con la diffusione del SARS-CoV-2 ed in conformità alle disposizioni legislative seguite all’emergenza sanitaria, durante la fase di lockdown iniziata il 10 marzo 2020 il servizio di Diagnostica Istopatologica ha continuato a svolgere la regolare attività laboratoriale per conto terzi, adottando le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del nuovo virus secondo quanto previsto dal Protocollo di sicurezza anti-contagio predisposto dall’Università di Pisa.

Come contattare il laboratorio

Il laboratorio di Diagnostica Istopatologica si trova nella sede di Pisa del Dipartimento di Scienze Veterinarie – Viale delle Piagge, 2 – 56124 Pisa

Personale docente: Prof. Alessandro Poli (Responsabile del laboratorio), Prof.ssa Francesca Millanta (Responsabile Qualità)

Personale tecnico

Sig. Davide Lorenzi Tel. 050 2216977 – Responsabile Tecnico

Personale non strutturato

Dr.ssa Francesca Parisi – Addetta alle analisi

Documenti scaricabili:


COSA INVIARE:

Indagini Citopatologiche
Si consiglia di inviare almeno 2-3 vetrini per tessuto campionato, al fine di aumentare le possibilità diagnostiche. I vetrini possono essere inviati già fissati e colorati o solamente strisciati. Possono essere inviati unitamente ai vetrini anche campioni liquidi, in provette da EMOCROMO con EDTA. I vetrini non devono entrare in contatto con vapori di formalina dei campioni istopatologici.

Indagini istopatologiche

  • I campioni non devono essere di grandi dimensioni. Se il tessuto d’origine è voluminoso inviarne una o più porzioni rappresentativo
  • Possono essere inviati più campioni dello stesso paziente o più porzioni della stessa massa, in contenitori separati o nello stesso contenitore. I campioni devono essere debitamente contraddistinti (fili, punti di sutura, ago infisso), nella scheda richiesta deve essere dettagliato ogni campione ed eventuali richieste (valutazione margini ecc..
  • I prelievi devono essere inviati in adeguata quantità di formalina al 10% (corrispondente ad una soluzione di formaldeide al 4%). La quantità deve permettere una completa e rapida fissazione del campione (rapporto ottimale tra volume di formalina e campione di 9:1 e 10:1)
  • Per la spedizione devono essere utilizzati barattoli che non consentano la fuoriuscita di formalina, di dimensioni adeguate al volume del campione e diametro di apertura che consentano una facile estrazione del campione stesso
  • Il contenitore deve riportare esternamente, in modo chiaro, il COGNOME DEL VETERINARIO, DEL PROPRIETARIO e il TESSUTO DI ORIGINE
  • La scheda di accompagnamento deve riportare il maggior numero di indicazioni cliniche possibile. È fondamentale un completo segnalamento dell’animale ed un’esaustiva descrizione morfologica della lesione e dei suoi tempi di evoluzione, delle modalità di campionamento
  • In caso di richiesta di una valutazione dei margini, le aree da valutate dovranno essere segnalate con punti di sutura/graffette, coloranti specifici o anche normale inchiostro di china o infine una soluzione 1:1 di acetone e inchiostro di china.

Si ricorda che la valutazione dei margini è un esame aggiuntivo che non viene eseguito di default.

Si ricorda di specificare sempre e in modo dettagliato il metodo utilizzato per segnalare i margini di escissione chirurgica in modo tale che il patologo possa segnalare adeguatamente al chirurgo dove, se necessario, dover intervenire per eseguire una ‘pulizia dei margini’.

Indagini Istochimiche/Immunoistochimiche

La richiesta di indagini istochimiche ed immunoistochimiche deve essere specificata nella scheda di accompagnamento. Verranno utilizzate sezioni di campioni dal blocchetto ottenuto per ladiagnostica istopatologia.

L’eventuale quantità residua del campione inviato sarà conservata per un periodo di 15 giorni a partire dalla conclusione delle analisi richieste. Il referto relativo alle analisi effettuate resterà a disposizione nell’archivio informatico.