I dati del primo semestre del 2019 confermano la continua crescita del comparto agricolo biologico. Infatti, sotto la spinta di una crescente attenzione da parte dei consumatori alle sfide ambientali e alle questioni sociali che la nostra società si trova ad affrontare, aumentano i consumi dei prodotti da agricoltura organica, cambia la qualità e la natura degli alimenti e la modalità con cui i consumatori se ne approvvigionano. Assume sempre maggior importanza il ruolo della grande distribuzione organizzata, resistono i modelli di distribuzione a filiera corta, segnano il passo le realtà dei negozi e delle catene specializzate. Ben evidente, almeno dal punto di vista culturale (pur tuttavia ancora senza forti effetti sul valore degli scambi), è il cambiamento delle attitudini e delle abitudini di consumo: aumenta quello delle carni bianche, dei prodotti ittici, delle proteine vegetali. Altresì, è in aumento la consapevolezza dell’importanza di adottare diete sempre più diversificate, alimentata da motivazioni non solo salutistiche ma anche etiche ed ambientali.
Nel loro insieme, tutti questi fenomeni determinano un quadro che richiede profonde riflessioni riguardo ai modi con cui il cibo si produce, si trasforma e si distribuisce. Il settore delle produzioni animali da agricoltura biologica deve interrogarsi e trovare al suo interno le necessarie risposte, utili a promuovere un proprio riposizionamento nel contesto delle trasformazioni in chiave sostenibile dei sistemi alimentari.
Il workshop “Le produzioni animali in agricoltura biologica: modelli attuali ed opzioni future”, organizzato dalla RIRAB e dal Progetto RETIBIO II del CREA, intende promuovere il dibattito tra gli attori del comparto biologico delle produzioni animali, i ricercatori e i decisori politici, prendendo le mosse dall’analisi dei modelli con cui le produzioni animali biologiche si realizzano nel nostro Paese, indentificandone i punti di forza e di debolezza e interrogandosi sulle prospettive di una loro trasformazione e di un loro ulteriore possibile sviluppo. Con la seconda circolare verranno diffuse l’agenda dei lavori e le modalità di partecipazione.
