Lettera del Rettore alle studentesse e agli studenti

Care studentesse e cari studenti,
comprendo la vostra preoccupazione e cerco di seguito di fornirvi tutte le informazioni e indicazioni in mio possesso, nell’intento di tranquillizzarvi per quanto possibile.
Nel confermarvi che due docenti di veterinaria sono risultati positivi al contagio da Covid-19, mi preme quindi informarvi che il Servizio di Igiene Pubblica della Asl ha ricostruito tutta la rete di contatti stretti avuti dai soggetti risultati positivi e ha
disposto le misure di quarantena previste dalle normative vigenti per le 7 persone individuate durante l’indagine epidemiologica.
In ogni caso, a fronte delle vostre preoccupazioni emerse fin da venerdì scorso, ho personalmente chiesto ai due colleghi, “per motivi di interesse pubblico connessi alle finalità di prevenzione sanitaria e di protezione da minacce per la salute”, di
autorizzare l’Ateneo a comunicare i loro dati personali (nome e cognome) a chi ne facesse richiesta scritta a tutela della salute propria e/o dei propri familiari. Sono infatti fermamente convinto che la tutela della salute sia un valore non comprimibile e prevalente su qualunque altro interesse, come recita la nostra Costituzione all’art. 32.
Nell’esercizio della loro libertà, i due colleghi hanno però ritenuto di non concedere tale autorizzazione. Pertanto, ad oggi,non posso comunicarvi i loro nominativi.
Posso però darvi un’indicazione di prudenza che potrebbe tutelare al meglio tutti noi e contribuire a confinare il contagio: se nelle giornate di lunedì 3 marzo e mercoledì 5 marzo avete avuto una lunga permanenza negli uffici del Dipartimento, incontrando molte
persone, fate un atto di responsabilità e ponetevi in auto-quarantena.
Del resto, anche qualora foste a conoscenza dei nominativi, è questa l’unica cautela che possiamo attuare. Certamente sono proprio questi i comportamenti responsabili che aiutano a fare prevenzione: al massimo farete un sacrificio inutile, ma per un’ottima ragione. Rinunciamo ad un poco della nostra libertà per contribuire a un bene più grande.
Infine, proprio perché comprendo le vostre esigenze, l’Avvocatura di Ateneo è già al lavoro per approfondire la questione e valutare bene la corretta applicazione del Regolamento Generale (UE) 2016/67 sulla protezione dei Dati (artt. 6, par. 1, lett. c) e 9, par. 2, lett. i). Su quest’ultimo punto terrò aggiornati voi così comel’intero Ateneo.


Il Rettore